Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

mercoledì 27 maggio 2020

PAGELLE

Stanno per arrivare le PAGELLE, e un urlo mi sale dal petto: ODDIO. 

OH MY GOD, se siamo nell'ora di inglese.

Mai come quest’anno le sento come se dovessero essere un’espressione di voto su di me.

Maestre, giuro che mi sono impegnata moltissimo. Magari non da subito, eh! Perché, in fondo, ma anche in superficie, io sono un’ottimista e quando ci avevano detto che la scuola avrebbe riaperto il 6 marzo, bhe, io ci avevo creduto!! Pensate che avevo anche già preparato la schiscetta per il pranzo dei miei figli.

E quindi, non ero proprio preparata alla gran botta della DaD.

Se per i bambini DaD sta per Didattica-a-Distanza, per noi genitori “Daje-ancora-Daje” sarebbe la traduzione più corretta.

Arriveremo sui gomiti al 10 giugno, ma “Ce la faremo!!!”

Tra Smartworking e DaD non so più distinguere tra me e il mio avatar.

Ci sono giorni che mi sveglio e non capisco se sto dentro al computer di mio figlio, che poi sarebbe il mio ma glielo devo prestare e ne rientro in possesso a tarda notte per farmi i fatti miei (che i fatti miei-miei non esistono neanche più, sarebbero in realtà i fatti miei-del-lavoro).

Allora capita che appena apro gli occhi, cerco la cartella “Compiti Genoveffo, settimana XYZ”. E il problema è che non la trovo! E lì partono tutte le parolacce che alle sette di mattina riesco ad inanellare una dietro l’altra, senza mordermi la lingua.

Poi il mio cane mi lecca la faccia, e allora mi sveglio davvero. Ma siccome c’è già chi mi chiede la colazione, e io sono ancora lì che devo fare attenzione a non mordermi la lingua, forse era meglio se restavo in compagnia del mio avatar a cercare quella stramaledetta cartella dei compiti.

Maestre, tornando a noi, ho studiato. Ho ripassato i Romani; ad esempio, lo sapevate Voi che Stilicone ha sconfitto Alarico a Pollenzo?!

Diciamo che questa DaD mi ha dato conferma anche di cose che già immaginavo. Ad esempio, Storia mi piace, già mi piaceva prima. Se serve, vi faccio avere le mie pagelle di trent’anni fa, potranno confermarvelo.

Altra conferma arriva sul fronte della Matematica: ero e sono una capra assoluta. Che in realtà, quando in Scienze si studiano gli ovini e i caprini, mica trovi tra le caratteristiche che non ci capiscono una mazza in matematica... 

Grammatica mi annoiava prima e continua ad annoiarmi ora: troppi complementi, non bastava dire “soggetto-verbo-complemento” senza stare a specificare troppo? Che poi, a furia di specificare, si arriva all’atomo della frase e poi non ci si ricorda che cosa si voleva dire! Per non parlare di “verbo”, “predicato verbale”, “predicato nominale”…a volte capita che faccia una grande insalata. Però alla fine non mi esprimo così male…insomma, sono brava ma non mi impegno.

No, non è vero, mi sono impegnata, giuro!

Anche in condotta, posso dire di essere stata piuttosto paziente, gradevole, rispettosa delle mie regole. Solo, a volte mi fregano le parolacce delle sette si mattina, quelle che mi fanno pizzicare la lingua.

Geografia mi ha fatto ricordare un binomio che ha accompagnato i miei anni di elementari: “agricoltura e pastorizia”, un’accoppiata vincente per mezza Italia, se non ricordo male. Adesso ho visto che non si fanno più i lucidi delle cartine delle varie Regioni. Quando andavo a scuola la mia Maestra ci faceva fare i piccoli amanuensi: cartine geo-politiche ricopiate su fogli lucidi, con fiumi,  laghi, colline, insomma tutto il corredo. Solo che su quella carta lucida dovevi calcare per lasciare un minimo di tratto colorato e a fine cartina avevi finito anche la cartilagine di tutta la mano e del polso.

Arte è sempre stata la mia ora preferita. Tecniche, colori, disegni liberi e rivisitati. Da grande avrei voluto fare l’artistico, ma all’epoca non si “usava” e a volte mi chiedo come sarebbe stato.

Di arte quello che mi colpiva di più erano i professori che ce la insegnavano: tipi bizzarri e stravaganti. Arrivavano in laboratorio come fossero delle trottole e per tutta la lezione giravano tra i banchi, facevano provare tecniche, piroettavano da uno studente all’altro, non si fermavano mai. Poi, come arrivavano, se ne andavano, perché non me ne capitò mai uno di ruolo.

English: la frasetta "Two is megl che One" ormai mi accompagna da trent'anni.  I capelli della rossa nella pubblicità erano semplicemente MAGNIFICI! Quando ho provato a farli io, sembravo Medusa. Ci provai per moltissimo tempo, e ne ricavai un gran trauma. Forse dovrei fare causa alla Motta.

Di Religione, ho recitato rosari e preghiere in chiese semivuote, che un po’ di effetto faceva a vederle così.

Infine, Educazione Motoria: quella mi manca, ma ho la giustifica, ve la posto in classroom




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