Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

mercoledì 15 gennaio 2020

GRETA vs LE RAGAZZE DI NON E' LA RAI

Il problema delle donne della mia generazione è che siamo cresciute con esempi sbagliati.
La adolescenti dei nostri giorni hanno come riferimento Greta Thunberg.
Greta la conosciamo tutti: giovanissima attivista che ci sta avvisando che il pianeta è messo decisamente male. Bersaglio di haters, che no le risparmiano nessun genere di critica, lei persevera.
Ora, stendendo un velo pietoso sulle critiche basate sul suo aspetto o, peggio, sulla sua salute, delle altre si potrebbe anche pensare che siano corrette, noi non possiamo saperlo con certezza, poichè non conosciamo tutta la rete che le si muove attorno. Ma resta comunque un fatto: Grata ha scaldato i cuori di milioni (o forse miliardi) di giovani in tutto il mondo!
Le ragazzine e i ragazzini l'ascoltano, e la seguono e condividono la sua preoccupazione e le sue indicazioni, e di questo  beneficiano loro per primi e anche chi lo circonda: penso ai gruppi spontanei di pulizia dei giardini pubblici, ad esempio, o alle iniziative nelle scuole.
Io a sedici anni, accendevo la TV e a casa mia c'erano due opzioni: telegiornali (dai nazionali ai regionali, da sempre si ascoltavano tutti: della serie zero filtri per i bambini) oppure le cazzate di Rete 4, Canale 5 e Italia 1.
Le Ragazze di Non è la Rai era su uno di questi ultimi canali, lo dice anche il nome.
Si trattava di un mezzo esercito di adolescenti che si esibivano in TV, sotto la direzione di Enrica Bonaccorti e anche Paolo Bonolis. Erano, in effetti, gli anni d'oro della TV come massima ed effettiva realizzazione professionale e personale. Le madri smaniavano per farci arrivare le figlie e magari sposarle a qualche ricco produttore. Era il futuro.
Ovviamente, per potevi anche solo aspirare, dovevi essere figa o stra-figa.
Noi non-fighe potevamo solo guardarle in TV, mentre ci strafogavamo la merenda: ho detto tutto.
Non c'era un vero messaggio di fondo, ma a lungo andare si imparava abbastanza bene ad ondeggiare sulle anche e a ridere in pubblico in modo da farti guardare da tutti.
Ora, con questo bagaglio culturale non esperienziale dello sculettìo, noi non-fighe, ma credo anche le fighe, troviamo un po' difficile applicare i principi di Greta sulla raccolta differenziata, sculettando. 
Perchè ci va concentrazione, per lo sculettìo: o fai quello o pensi a dove buttare il polistirolo e il tetra-pack.
Ben venga, dunque, Greta: meno ancheggi e più differenziata.
Tuttavia, delle Ragazze di non è la Rai ha scritto pure Vasco, e noi milf lo sappiamo. Se magari scrivesse anche di Greta, chissà: noi impareremmo a fare la differenziata e gli haters smetterebbero di odiarla. Chissà...

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