Il problema delle donne della mia generazione è che siamo cresciute con esempi sbagliati.
La adolescenti dei nostri giorni hanno come riferimento Greta Thunberg.
Greta la conosciamo tutti: giovanissima attivista che ci sta avvisando che il pianeta è messo decisamente male. Bersaglio di haters, che no le risparmiano nessun genere di critica, lei persevera.
Ora, stendendo un velo pietoso sulle critiche basate sul suo aspetto o, peggio, sulla sua salute, delle altre si potrebbe anche pensare che siano corrette, noi non possiamo saperlo con certezza, poichè non conosciamo tutta la rete che le si muove attorno. Ma resta comunque un fatto: Grata ha scaldato i cuori di milioni (o forse miliardi) di giovani in tutto il mondo!
Le ragazzine e i ragazzini l'ascoltano, e la seguono e condividono la sua preoccupazione e le sue indicazioni, e di questo beneficiano loro per primi e anche chi lo circonda: penso ai gruppi spontanei di pulizia dei giardini pubblici, ad esempio, o alle iniziative nelle scuole.
Io a sedici anni, accendevo la TV e a casa mia c'erano due opzioni: telegiornali (dai nazionali ai regionali, da sempre si ascoltavano tutti: della serie zero filtri per i bambini) oppure le cazzate di Rete 4, Canale 5 e Italia 1.
Le Ragazze di Non è la Rai era su uno di questi ultimi canali, lo dice anche il nome.
Si trattava di un mezzo esercito di adolescenti che si esibivano in TV, sotto la direzione di Enrica Bonaccorti e anche Paolo Bonolis. Erano, in effetti, gli anni d'oro della TV come massima ed effettiva realizzazione professionale e personale. Le madri smaniavano per farci arrivare le figlie e magari sposarle a qualche ricco produttore. Era il futuro.
Ovviamente, per potevi anche solo aspirare, dovevi essere figa o stra-figa.
Noi non-fighe potevamo solo guardarle in TV, mentre ci strafogavamo la merenda: ho detto tutto.
Non c'era un vero messaggio di fondo, ma a lungo andare si imparava abbastanza bene ad ondeggiare sulle anche e a ridere in pubblico in modo da farti guardare da tutti.
Ora, con questo bagaglio culturale non esperienziale dello sculettìo, noi non-fighe, ma credo anche le fighe, troviamo un po' difficile applicare i principi di Greta sulla raccolta differenziata, sculettando.
Perchè ci va concentrazione, per lo sculettìo: o fai quello o pensi a dove buttare il polistirolo e il tetra-pack.
Ben venga, dunque, Greta: meno ancheggi e più differenziata.
Tuttavia, delle Ragazze di non è la Rai ha scritto pure Vasco, e noi milf lo sappiamo. Se magari scrivesse anche di Greta, chissà: noi impareremmo a fare la differenziata e gli haters smetterebbero di odiarla. Chissà...