Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

domenica 25 giugno 2023

Paura di essere felice?

Sono al parco.

Sono seduta su una coperta.

Sono al parco, seduta su una coperta stesa sull'erba.

Il rumore della citta' e' rimasto fuori dal cancello.

Si sente solo il ronzio mite degli aeroplani da turismo.

Guardo davanti a me; sento girarmi la testa.

Il respiro mi si fa corto, non riesco a riempire i polmoni.

La vista mi si annebbia.

Sono sola con mio figlio piu' piccolo: e'qui accanto a me che dipinge.

Non ho fretta, non ho impegni.

Metto della musica con il cellulare.

Chiudo gli occhi. Li riapro.

Capisco che sono felice e in pace.

Non conoscevo questo equilibrio, che mi ha confusa.

Ho forse paura di essere felice?








martedì 13 giugno 2023

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Notte prima degli esami. Ma quand’è che sei cresciuto così, figlio mio?

Mio. Ancora mio?

Ormai devo aggiungere un avverbio davanti all’aggettivo e, soprattutto, un punto interrogativo subito dopo.

Ricordo bene quella tua manina alzata verso di me, e la pelle morbida, quando toccava la mia e si faceva racchiudere. Ricordo bene il tuo sguardo acceso, il tuo sorriso furbetto.

Ahimè, adesso li hai messi via: per un po’ hai deciso di privarne il mondo, per lo meno quello che conosco io.

Si chiama adolescenza, baby. Eh sì: me o ripeto spesso, praticamente tutti i giorni. Ma, come  si dice: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, anche se si tratta di parole proprie!

E allora me lo ripeto: quand’è che sei cresciuto così, figlio mio?

Forse, quello che veramente voglio chiedermi è solamente quando e come e perché è volato così veloce il tempo. E dove  finito.

Nei tuoi capelli ricci, nelle tue gambe lunghe, nelle tua mani grandi?

O, più semplicemente, nei miei capelli grigi?

E basta, allora, con gli "Io ho fatto così"

Notte prima degli esami. 

E devo ricordarmi che non sono i miei. 




AMORISMO o EGORE?

Quanta fatica facciamo a viaggiare in acque torbide?

Quanta pena proviamo a sputare parole dure?

Quanto dolore, anche fisico, ci comporta la violenza verbale?

Il sentimento più profondo dell’animo umano non è l’amore: è l’Egoismo.

È profondo per la sua capacità di risucchiare in un vortice abissale e nero ogni altra sensazione.

Profondo per la sua forza, che riesce ad annientare anche le più nobili intenzioni: sembra, così, essere in grado d vincere su ogni altri prodotto di mente e cuore.

Solo le parole ipocrite riescono a nasconderlo, ma si tratta di un nascondiglio temporaneo e precario.

Ma… E come si fa, con l’Amore, allora?

Non lasciamoci trarre in inganno: anche l’Amore ha le sue forme oscure.

Udite, udite, anche l’Amore può essere un nascondiglio per l’Egoismo, ma in questo caso forse meno precario, meno vulnerabile; più resistente, più ingannevole.

Si profuma di pensieri dedicati e parole mielose; si veste di buone intenzioni e di complimenti.

Si addobba come i santi nelle feste di paese e va a fare miracoli in cambio di adulazioni.

Come si chiama questo mostro? Amorismo? O Egore?




 

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