Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

lunedì 23 maggio 2016

Mamme Chioccia e Mamme Leonessa

Oggi ho esagerato. Sì, devo ammetterlo, oggi ho proprio toppato! 
Sono andata contro persino ai miei principi, mi sono bellamente fregata dei criteriche mi sono imposta come guida di educazione dei figli...insomma, ho fatto quella che predica bene e razzola male. No, peggio: ho fatto la mamma iperprotettiva, la mamma chioccia, la mamma giustificatrice e giustiziera, quella mamma che ho sempre definito la madre degli incapaci...
Povera me. Non serve neanche il punto esclamativo.
Ho difeso mio figlio da una nota ricevuta sul diario perchè disturbava.  La cazzata più grossa che potessi fare. Soprattutto perchè in un minuto e mezzo mi sono rimangiata tutti i pipponi di un anno scolastico.
La questione è che questa volta ho ragionato da alunno, piccolo (perchè obiettivamente i bambini di prima elementare sono piccoli) e stanco, dopo un anno dei più faticosi che possa aver conosciuto sino ad ora. 
Mi sono messa al suo posto, mentre mi diceva della nota, ed aveva quello sguardo colpevole e consapevole di tale colpevolezza; i suoi occhi e la smorfietta della sua boccuccia mi stavano dicendo "Lo so, mamma, che ho sbagliato, porca miseria, ma è stato più forte di me".
Risultato: non ho resistito, non ce l'ho fatta a dargli addosso e a metterlo in punizione. 
Per di più, sinceramente, non mi sembrava così grave il motivo della nota. La nota stessa, mi è sembrata una soluzione esagerata. E dunque, per la seconda volta in un minuto e mezzo, ho calpestato le mie belle parole e ho fatto un'altra cazzata (forse): ho scritto a mia volta sul diario che i bambini, alla fine dell'anno, sono piuttosto stanchi e vanno capiti per questo. 
Più che mamma chioccia, mi sento mamma leonessa: le parole vanno pesate bene, e spesso capita di soffrire di incontinenza di penna. 
Bisogna fare attenzione, perchè si tratta di una disfunzione legata più che all'età, al grado di capacità di gestire le situazioni difficili. 
In questo caso specifico, anche io sono stata un po' incontinente, ma in tutta sincerità, non me ne pento per niente.



lunedì 16 maggio 2016

Il Lupo e la Bambina

C'era una volta una bambina di trentaquattro anni, quasi trentacinque, che sapeva di vivere in un mondo di lupi. 
Dopo varie vicissitudini aveva deciso che era sempre e comunque meglio sorridere a tutti questi lupi che incontrava, perchè era più divertente vivere con il sorriso, e in più si era accorta che i lupi erano meno lupi se gli rivolgevi un sorriso.
La bambina era curiosa e faceva sempre un sacco di domande e se una cosa non le piaceva lo diceva, ma sempre con educazione.
Un giorno, però, uno di questi lupi le disse che faceva domande stupide.
Alla bambina venne voglia di piangere, ma non poteva farlo, perchè a trentaquattro anni, quasi trentacinque, non si può piangere per certe cose.
Provò con la formula magica "Chissenenfrega!", ma niente. Provò a pensare in maniera più intelligente, ma le venivano sempre le stesse domande. 
Allora capì che tanto quel lupo sarebbe rimasto sempre uguale, e anche lei sarebbe rimasta sempre uguale, con il risultato che non si sarebbero piaciuti a vicenda.
E vissero felici e distanti.


sabato 7 maggio 2016

ODE ALLA MAMMA

La Mamma è l'odore piacevole della crema sulla pelle del viso,
la carezza e il bacio della buonanotte,
l'abbraccio dopo un brutto sogno.
La Mamma è la lasagna della domenica,
il vestito nuovo per la festa,
i capelli tagliati in casa.
La Mamma è il rossetto prima di uscire,
il rumore dei tacchi nell'ingresso,
la scia di profumo nell'aria.
La Mamma è il sorriso ad ogni conquista,
lo sguardo attento,
il rimprovero quando ci vuole.

Auguri a tutte quelle donne che si girano non appena sentono nell'aria pronunciare la parola "mamma", perchè essere mamma non è uno stato giuridico, ma piuttosto uno stato mentale e sentimentale.



lunedì 2 maggio 2016

Perseverare è diabolico...

Lo so che tanto non mi caga nessuno, ma a me piace scrivere, perciò non posso farci niente. Mi piace anche parlare, ma per farlo consumerei tutti i minuti gratis compresi nell'abbonamento del cellulare mio, di mia madre e di mio marito nell'arco di un giorno o due. Scrivere non costa nulla, se lo fai per diletto, e in più è un potente ansiolitico!
Quindi, ripeto, anche se nessuno mi legge, io continuo a scrivere. Tanto lo so che mi volete bene lo stesso!



Signore e Signori, il mio nuovo blog, BLOG...IN TAVOLA!

In effetti è un po' che non scrivo, ma non perchè sia stata in letargo! In verità, sarei volentieri partita per qualche bella meta di vacanza, di quelle dove non c'è internet né campo per i cellulari.
La mia assenza da questo blog è dovuta al fatto che ne ho creato un altro, tutto dedicato a ciò che mangiamo normalmente ogni giorno, o meglio, alla derivazione dei cibi che approdano alle nostre tavole.
Ho iniziato con uno sguardo veloce alle salse di pomodoro, cui ho dedicato la prima e la seconda "puntata":

http://blogintavola.blogspot.it







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MAMME BELLE

Edoardo: "Mamma, tu sei bella". Mamma: "Grazie. Tutte le mamme sono belle". Edoardo: "Non è vero, solo tu". ...