Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

mercoledì 12 febbraio 2020

LE ORE DELLA NOTTE

La notte ha le sue ore. C'è l'ora delle streghe, l'ora dell'amore, e poi c'è l'ora dei dubbi, delle domande dei Perché, Se avessi fatto, Potevo fare... 
A me di solito quest'ora capita tra le 2:30 e le 4:30. La becco se qualcosa o qualcuno mi fa svegliare di soprassalto e poi ciao, non mi riaddormento prima delle cinque, ossia in pratica a ridosso della sveglia. 
In quest'ora, che poi sono almeno due, la mente ricomincia febbrilmente lavorare ed è come se ti 
riproponesse tutti i dubbi che durante la giornata tu hai ignorato, o magari non ti sei neanche ricordato. Il cervello lavora, ma ha solo domande, e tu non hai risposte.
in queste due ore il senso del mondo si inverte: ciò che temiamo di giorno perde il suo potere sul nostro inconscio e assume addirittura connotati del comico.
Sempre in queste due ore, terra di nessuno, capita di prendere decisioni importanti che una volta svegli non ci ricorderemo, e rimarremo col dubbio, un  altro, su ciò che avevamo deciso. 
Può addirittura capitare che si prenda il coraggio per fare Quella Cosa a cui abbiamo pensato 
tutto il giorno, e che ora ci appare effettivamente come l'Idea che ci cambierà la vita. E allora la facciamo, perché dalle 2:30 alle 4:30 siamo ancora, nonostante il cervello che lavora e il sonno che manca, un pochino storditi e disinibiti.
Poi l'adrenalina scende, le palpebre anche, i sogni di gloria scemano. 
Restano le domande senza risposte e i Perché, Se avessi fatto, Potevo fare...

giovedì 6 febbraio 2020

E SE FOSSE TUO FIGLIO?

Sono allibita da tanto accanimento che sto vedendo su fb per l'outfit che Achille Lauro ha sfoggiato al Festiva di Sanremo. A me non piace la sua musica, ma questo non c'entra con quanto sto per dire, anche perchè non si tratta di gusti musicali.
Va bene l'ironia e la satira, ma credo che a tutto ci sia un limite.
Il fatto che più mi allibisce, anzi no, mi fa incazzare, è che queste superbe forme di ironia e satira, se così possiamo chiamarle, provengono da adulti responsabili, magari anche con figli, che tendono normalmente a pubblicare post sul politically correct, sull'accoglienza del diverso, sul no alla violenza sulle donne e al bullismo in tutte le sue forme.
Forse si è, però, persa la percezione di quanto possano essere violente e taglienti le parole.
Forse si è persa la percezione del fatto che, purtroppo, siamo diventati dipendenti da quello che viene detto sui questi benedetti, o maledetti, social.
Forse non interessa più a noi adulti la sensibilità degli adolescenti e dei giovani poco più grandi di loro, che si affacciano alla propria vita lavorativa e si impegnano per realizzare le proprie passioni.
Forse, anzi, sicuramente, siamo anche un po' rosiconi, nei confronti di questi giovani, perchè loro almeno ci provano, mentre noi ci ritroviamo incastrati in una vita lavorativa che non volevamo. E allora ridiamo di loro, li prendiamo per i fondelli, li paragoniamo a cliché del vero maschio e li archiviamo come sfigati.
Allora chiedo, a questi benpensanti intellettuali che giocano a fare i simpaticoni: ma se al posto di Achille Lauro ci fosse stato uno dei Vostri figli?
Se fosse mio figlio, vi verrei a cercare uno ad uno e vi metterei due dita in entrambi gli occhi, così da imparare ad aumentare gli altri sensi.
Magari dopo riuscirete a "vedere" meglio, non dico quello che c'è al di fuori di voi, ma proprio quello che c'è dentro di voi.
Impariamo ad ascoltare, non fermiamoci all'apparenza.
Impariamo a comprendere i nostri limiti e ad accettarli.
Ammettiamo i nostri errori, superiamo l'invidia, abbandoniamo l'arroganza.
Impariamo a guardare il prossimo con tutti i sensi e con un senso in più, a scelta tra la compassione, la comprensione, l'empatia. Sarà senz'altro più complesso e anche più faticoso e così magari ci leveremo quel sorrisetto beffardo e sfacciato.





mercoledì 5 febbraio 2020

LE MAMME HANNO LA MEMORIA CORTA


Per ogni attimo di felicità, anche solo immaginata o sperata, c’è un secolo di dure prove da affrontare.
Mi capita sempre, dopo che mi sono immaginata di trascorrere un bel pomeriggio con i bambini.
In pratica, la sequenza è: 1) sono al lavoro e non aspetto altro di andare a prendere i bambini e spendere del tempo con loro; 2) dopo l'ufficio, mi scapicollo a scuola, e arrivo con il mal di testa, ma tengo duro perché voglio ancora spendere del tempo con i bambini; 3) i bambini escono e le maestre, puntuali, mi fanno il resoconto di una giornata che ha visto i miei figli nei panni uno di Hannibal Lecter alla scuola dell’infanzia, e un altro, invece, di Amsterdam in Gangs of New York. 
Uno solo si salva, a meno che le sue maestre non siano, piuttosto, donne d’onore che si tengono le parole ermeticamente chiuse in bocca sino agli irrimediabili colloqui, dai quali non c’è scampo.
A questo punto, di solito, vorrei essere ancora in ufficio e, soprattutto, single e senza figli.
Tutto il mio entusiasmo è, ormai, svanito, e l’unica cosa che vorrei spendere sono dei soldi per un tranquillante.
Però ci hanno fatte con la memoria corta, e domani è un altro giorno.


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