Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

giovedì 6 febbraio 2020

E SE FOSSE TUO FIGLIO?

Sono allibita da tanto accanimento che sto vedendo su fb per l'outfit che Achille Lauro ha sfoggiato al Festiva di Sanremo. A me non piace la sua musica, ma questo non c'entra con quanto sto per dire, anche perchè non si tratta di gusti musicali.
Va bene l'ironia e la satira, ma credo che a tutto ci sia un limite.
Il fatto che più mi allibisce, anzi no, mi fa incazzare, è che queste superbe forme di ironia e satira, se così possiamo chiamarle, provengono da adulti responsabili, magari anche con figli, che tendono normalmente a pubblicare post sul politically correct, sull'accoglienza del diverso, sul no alla violenza sulle donne e al bullismo in tutte le sue forme.
Forse si è, però, persa la percezione di quanto possano essere violente e taglienti le parole.
Forse si è persa la percezione del fatto che, purtroppo, siamo diventati dipendenti da quello che viene detto sui questi benedetti, o maledetti, social.
Forse non interessa più a noi adulti la sensibilità degli adolescenti e dei giovani poco più grandi di loro, che si affacciano alla propria vita lavorativa e si impegnano per realizzare le proprie passioni.
Forse, anzi, sicuramente, siamo anche un po' rosiconi, nei confronti di questi giovani, perchè loro almeno ci provano, mentre noi ci ritroviamo incastrati in una vita lavorativa che non volevamo. E allora ridiamo di loro, li prendiamo per i fondelli, li paragoniamo a cliché del vero maschio e li archiviamo come sfigati.
Allora chiedo, a questi benpensanti intellettuali che giocano a fare i simpaticoni: ma se al posto di Achille Lauro ci fosse stato uno dei Vostri figli?
Se fosse mio figlio, vi verrei a cercare uno ad uno e vi metterei due dita in entrambi gli occhi, così da imparare ad aumentare gli altri sensi.
Magari dopo riuscirete a "vedere" meglio, non dico quello che c'è al di fuori di voi, ma proprio quello che c'è dentro di voi.
Impariamo ad ascoltare, non fermiamoci all'apparenza.
Impariamo a comprendere i nostri limiti e ad accettarli.
Ammettiamo i nostri errori, superiamo l'invidia, abbandoniamo l'arroganza.
Impariamo a guardare il prossimo con tutti i sensi e con un senso in più, a scelta tra la compassione, la comprensione, l'empatia. Sarà senz'altro più complesso e anche più faticoso e così magari ci leveremo quel sorrisetto beffardo e sfacciato.





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