Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

martedì 2 aprile 2013

CAPI TRENO

"Mamma, giochi con me con il trenino?"
"Ma certo amore! allora, io guido questa locomotiva qui, e tu..."
"No! Mamma! Sono io il capo treno, perchè il capo treno è solo un maschio"
A questa affermazione, che esce così convinta dalle labbra del tuo amore di quattro anni, tu hai la possibilità di reagire in diversi modi. Per esempio, puoi decidere di riderci su, pensando "Ma sentilo, che mattacchione!". Oppure puoi decidere di ignorarla del tutto, credendo in questo di non dare peso al seme di un modo di pensare che in futuro si rivelerà piuttosto fastidioso e, speriamo, arcaico. Oppure ancora, ed è la cosa peggiore secondo me, è anche possibile non accorgersi della pesantezza di quelle parole, poichè la leggerezza della tenera età ha la meglio, e dunque si preferisce ritenere che anche la mente del giovane virgulto sia linda come quella degli angeli.
A me quella frase ha dato fastidio. Perchè sono una donna, o una femmina, come direbbe mio figlio, e poi anche, e qui sta il mio egoismo, perchè sono sua madre, ed in quanto tale non si sarebbe dovuto neanche sognare di rispondermi così. Forse, se l'avesse detta ad una sua amichetta, anche io avrei riso scioccamente, pensando "Che figlio mattacchione che ho!".
Tuttavia, cerco sempre di ricordarmi una cosa: lui sarà l'uomo di domani, con un certo bagaglio culturale e con una scorta di pensieri e di ricordi sulla propria vita passata.

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