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Sono Daniela Spagnolo, Divulgatrice di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-Rue-de-la-Fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Sempre con LFA, nel 2024 esce “L’Urlatrice”, seguito di Dora, e dunque nuova avventura per l’Ispettore Greco. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, naturalmente evoluto nel evolvendo nel COMITATO SPONTANEO per la SENSIBILIZZAZIONE VERSO LA DIVERSITA’ E LA FRAGILITA’ - “INCLUSIVA-MENTE GRUGLIASCO “. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

martedì 13 giugno 2023

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Notte prima degli esami. Ma quand’è che sei cresciuto così, figlio mio?

Mio. Ancora mio?

Ormai devo aggiungere un avverbio davanti all’aggettivo e, soprattutto, un punto interrogativo subito dopo.

Ricordo bene quella tua manina alzata verso di me, e la pelle morbida, quando toccava la mia e si faceva racchiudere. Ricordo bene il tuo sguardo acceso, il tuo sorriso furbetto.

Ahimè, adesso li hai messi via: per un po’ hai deciso di privarne il mondo, per lo meno quello che conosco io.

Si chiama adolescenza, baby. Eh sì: me o ripeto spesso, praticamente tutti i giorni. Ma, come  si dice: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, anche se si tratta di parole proprie!

E allora me lo ripeto: quand’è che sei cresciuto così, figlio mio?

Forse, quello che veramente voglio chiedermi è solamente quando e come e perché è volato così veloce il tempo. E dove  finito.

Nei tuoi capelli ricci, nelle tue gambe lunghe, nelle tua mani grandi?

O, più semplicemente, nei miei capelli grigi?

E basta, allora, con gli "Io ho fatto così"

Notte prima degli esami. 

E devo ricordarmi che non sono i miei. 




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