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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

martedì 8 marzo 2022

8 Marzo lungo un anno

Oggi si parla di donne. Ieri no. Domani neanche. Anzi, mi correggo: se ne parla, ma come se fossimo, ahimè, una specie in via d'estinzione, un bersaglio facile di botte e offese, un oggetto da riporre in vetrina perché siamo troppo delicate.

Allora oggi ci sommergeranno di mimose, che ci procureranno un gran mal di testa. E magari ci porteranno anche a cena fuori. Poi domani: spesa, pranzi e cene da preparare, casa da riordinare, lavoro. Dai che la festa è passata!

Oggi si parla delle donne Ucraine: sono all’improvviso diventate simbolo dell’8 marzo.

Ieri le ignoravamo. Domani tornano ad essere sconosciute.

Oggi ancora si parla delle lotte femministe, delle grandi donne della Storia, delle disparità.

 

Sarebbe curioso, addirittura divertente, se l’8 marzo diventasse il momento per fare gli auguri solo a tutte quelle donne che non si tirano indietro quando c’è da criticare gratuitamente un’altra donna.

Oppure a tutte quelle donne che hanno discriminato un’altra donna per una maternità, per una difficoltà e per qualsiasi altro motivo.

Oppure ancora a quelle donne che si voltano dall’altra parte di fronte ai pericoli vissuti da un’altra donna.

Sarebbe un’occasione di crescita collettiva, nell’ottica del pensiero positivo che vede il cambiamento come qualcosa che deve partire da NOI.

 

Siamo NOI Donne che dobbiamo fare squadra, contro le disuguaglianze salariali e le discriminazioni sul lavoro.

Siamo NOI che dobbiamo metterci in gioco per dare un’impronta alla vita pubblica.

Siamo sempre NOI a dover smettere di aspettarci dagli altri quel rispetto che a volte nemmeno noi ci riserviamo.

Voglio terminare, però, con un raggio di luce: TU, perché sei speciale, anche se te lo dimentichi o te lo fanno dimenticare; anche se ti assalgono i sensi di colpa.

Anche se a volte ti pare di soffocare.

 

A TE, sì proprio a TE, che stai leggendo ora e ti stai chiedendo se ti stia parlando, perché vuol dire che hai colto il senso delle mie parole, auguro un buon 8 marzo lungo un anno intero di rispetto, soddisfazioni personali e lavorative, orgoglio, amore, affetto, lucidità, de tutto quello che desideri.

 

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