Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

venerdì 22 ottobre 2021

IL PATTO DI CORRESPONSABILITA VS QUEGLI ANGIOLETTI…

Per molti, questo è stato periodo di assemblee di classe… e lasciatemelo dire, c’è poco da ridere!! 

Io ho tre figli, ma un’assemblea l’ho sfangata, sono sincera (quella del più piccolo, materna). Ma tanto mi ribeccano per vie traverse e pure parallele, dunque ho solo procrastinato.

Le altre due sono state una faticaccia! 

Sono state una faticaccia perché? Mica perché me le sia dovute preparare o abbia dovuto organizzare! In fondo, queste assemblee noi genitori facciamo sempre la stessa cosa: ce ne lamentiamo i giorni prima, e poi quel paio d’ore di collegamento (perché ancora sono in remoto, ahimè),  ecco quelle due orette le passiamo a guardarci riflessi nel riquadretto di zoom , o meet che sia. Dite la verità, che lo fate pure voi.

Parla la maestra, e tu ti metti a posto il ciuffo. Parli tu, e ti guardi quanto sei figo.

Vabbè, quindi questo per dire, che tutta questa faticaccia uno farebbe fatica a capire dove stia.

E ora ve lo svelo, questo segreto…la faticaccia sta nel dover sentire quanto i propri stessi figli riescano ad essere…

e qui faccio fatica a trovare termini adatti, che non offendano nessuno, che riescano ad essere anche passabilmente gradevoli…

Ecco sì: la faticaccia sta nel dover sentire quanto i propri stessi figli riescano ad essere – riporto dal dizionario dei sinonimi e dei contrari): sgraditi, antipatici, odiosi, fastidiosi, molesti, incresciosi, pesanti, difficili, ostici

Sì, proprio quegli stessi angioletti, quelli cui rimbocchiamo le coperte, quelli cui diamo il bacio della buonanotte, insomma la perfezione fatta a persona, riescono a fare delle cose di cui neanche li crederemmo capaci! Eppure…

E allora stai lì, ascolti queste povere maestre che cercano di destreggiarsi anche loro tra le parole difficilmente politically correct per non ferire le nostre sensibilità…e a volte ti fanno pure tenerezza…

Poi però come genitore, dopo un primo momento di trasporto, inizi a maturare la coscienza che, forse forse, velatamente ma non troppo, magari…queste maestre ti stanno passando la patata bollente di risolvergli i problemi a casa i problemi in classe e allora ti rizzano i peli delle braccia! 

Ma come? Ma non pensavate voi a tutto? Lo vedi che il patto corresponsabilità è una fregatura?

Ammettiamolo però… a tutti noi dà fastidio quando insegnanti, maestri, professori, si  affannano a raccomandarci, con quella voce calda e suadente, che dobbiamo “fare di più”, dobbiamo “essere più presenti”, dobbiamo “monitorarli”…

Perché, come genitori, ci sentiamo inevitabilmente messi sotto accusa, essendo sostanzialmente e silenziosamente e celatamente Esseri Insicuri, che a volte si nascondono dietro la massima “fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo” perché è più comodo così!

Ma il genitore lo sei, non lo fai, ed è qui la svolta: se tu, mamma o papà, sai di esserlo e di esserlo in un determinato modo, saprai anche che quello è il tuo modo, che inevitabilmente si è cucito addosso al tuo stesso frutto.

E quando prendiamo coscienza di questo particolare, possiamo anche smettere di farci toccare malamente e di assecondare certe massime scontate.

Non ci può essere una strada unica e sempre uguale, ed è per questo che mi chiedo quanto possano servire le frasi e i suggerimenti lanciati indistintamente ad una platea silenziosa, che attende solo la fine della riunione. 

Mi ricordano le caramelle che si gettavano dai carri a carnevale: la maggior parte erano di quelle disgustose e a poco prezzo.

Poi arrivava il carro che lanciava i cri cri, ma erano pochi e dovevi saperli intercettare.








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