ECCO IL MIO PRIMO LIBRO!!!!!
Fate Moderne: Una moglie innamorata, una madre non ancora pronta a diventare nonna e una donna sensuale alla ricerca della trasgressione: queste le protagoniste di una storia moderna dai contorni di favola.
http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/894712/Fate_Moderne#!
Chi sono
- daniela spagnolo
- Sono Daniela Spagnolo, Divulgatrice di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-Rue-de-la-Fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Sempre con LFA, nel 2024 esce “L’Urlatrice”, seguito di Dora, e dunque nuova avventura per l’Ispettore Greco. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, naturalmente evoluto nel evolvendo nel COMITATO SPONTANEO per la SENSIBILIZZAZIONE VERSO LA DIVERSITA’ E LA FRAGILITA’ - “INCLUSIVA-MENTE GRUGLIASCO “. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice
Pagine
mercoledì 31 ottobre 2012
mercoledì 6 giugno 2012
QUELLE CALZINE...
Stamattina il mio ometto di tre anni arriva da me e fa: "Guarda! ho messo le calze da solo!".
La mia prima reazione è stata di vero orgoglio di mamma!
Da quel momento non faccio altro che pensare al mio bimbo che è riuscito a infilarsi le calzine e che tutto contento me lo veniva a dire. Provo una tenerezza immensa, soprattutto se penso al carico di emozione che si smuoveva nella sua pancia...
Trovo che questo piccolo momento familiare sia già da solo il vero senso della giornata di oggi...
La mia prima reazione è stata di vero orgoglio di mamma!
Da quel momento non faccio altro che pensare al mio bimbo che è riuscito a infilarsi le calzine e che tutto contento me lo veniva a dire. Provo una tenerezza immensa, soprattutto se penso al carico di emozione che si smuoveva nella sua pancia...
Trovo che questo piccolo momento familiare sia già da solo il vero senso della giornata di oggi...
mercoledì 16 maggio 2012
Nuove priorità o discriminazione?
Un giorno un mio collega mi ha detto:" Vedrai, ora che diventerai mamma cambieranno le tue priorità e la tua prospettiva ti vedere le cose."
Ora però mi chiedo se a cambiare non sia piuttosto la considerazione degli altri tuoi nei tuoi confronti. Certo é arduo parlare di discriminazione, ma quello che dimostra il mercato del lavoro é chiaro: per le madri, soprattutto quelle di bimbi molto piccoli, la strada della crescita professionale pare sia interrotta per una frana improvvisa...i lavori riprenderanno non appena possibile, ma per il momento non si può rimuovere l'ostacolo!
Ora però mi chiedo se a cambiare non sia piuttosto la considerazione degli altri tuoi nei tuoi confronti. Certo é arduo parlare di discriminazione, ma quello che dimostra il mercato del lavoro é chiaro: per le madri, soprattutto quelle di bimbi molto piccoli, la strada della crescita professionale pare sia interrotta per una frana improvvisa...i lavori riprenderanno non appena possibile, ma per il momento non si può rimuovere l'ostacolo!
giovedì 3 maggio 2012
Sensi di colpa e di responsabilità
Vi capita mai di sentirvi responsabili per le azioni dei vostri figli? A me continuamente. Sarà che ho un bambino esuberante, sarà che di carattere sono una che cerca sempre di trovare una soluzione ai problemi senza scontentare nessuno...oppure, sarà che in giro ci sono troppe mamme iperprotettive! fatto sta che, riflettevo l'altro giorno, rforse ultimamente sto esagerando un po' con i divieti e le punizioni.
In fondo, i comportamenti dei bambini, così come la maggior parte di quelli degli adulti, sono il risultato di sollecitazioni esterne. Questo significa che non sono poi così incomprensibili come spesso invece ci appaiono a prima vista. Ossia, forse dovremmo chiederci, prima di partire con uno dei nostri sermoni, o peggio, con una delle nostre punizioni, quale sia il motivo scatenante.
Inoltre, un dubbio che sovente mi assale è il seguente: quando mi trovo a riprendere mio figlio, per esempio, ai giardini, lo faccio per il senso del dovere educativo di madre o per la semplice volontà di compiacere le altre colleghe presenti?
Credo che, con qualche accortezza in più, potremmo anche risparmiarci qualche figura da streghe cattive!
In fondo, i comportamenti dei bambini, così come la maggior parte di quelli degli adulti, sono il risultato di sollecitazioni esterne. Questo significa che non sono poi così incomprensibili come spesso invece ci appaiono a prima vista. Ossia, forse dovremmo chiederci, prima di partire con uno dei nostri sermoni, o peggio, con una delle nostre punizioni, quale sia il motivo scatenante.
Inoltre, un dubbio che sovente mi assale è il seguente: quando mi trovo a riprendere mio figlio, per esempio, ai giardini, lo faccio per il senso del dovere educativo di madre o per la semplice volontà di compiacere le altre colleghe presenti?
Credo che, con qualche accortezza in più, potremmo anche risparmiarci qualche figura da streghe cattive!
lunedì 16 aprile 2012
Posti e spazi
Dopo un anno torno ad occuparmi, finalmente, del mio blog: che bello! mi sembra una conquista. Altro che le suffragette! scherzo.
Ne sono successe di cose in un anno, ma quella piu' bella e' che i cuccioli crescono anche se questo vuol dire che il tempo passa...ma a proposito di tempo, le mamme sanno ancora cosa vuol dire "avere tempo"? io personalmente un po' me lo sono dimenticato...
C'e' sempre qualcosa da fare, qualcuno cui badare (figli,marito,genitori)...e cosi' arrivi la sera con la lingua di fuori e il desiderio di un incontro ravvicinato con il cuscino! Poi pero' mi capita nel week end di sentirmi come vuota e, ripensandoci, di avere la sensazione di fare le cose come un automa, senza metterci piu' l'anima. Credo che non ci sia nulla di male ad ammettere questo. E credo anche che questa condizione dipenda fortemente da una mancanza di occasione di ricarica personale.
Ma allora, che fare? mollare tutto e scappare via? non sopporterei la lontananza! pero' mollare un po', quello si' che si puo' fare! e qui entra in gioco la figura del nostro compagno, il quale, bisogna riconoscerlo, non e' che abbia poi cosi' risentito del cambiamento dei ritmi familiari:se ci pensiamo bene lui i suoi spazi e' riuscito, piu' o meno, a mantenerli. Non c'e' nulla di male se ce ne ritagliamo anche noi.
Le prime volte spariamo per un paio d'ore, senza dare troppe raccomandazioni e guardandoci dal fare affermazioni tipo "Se hai bisogno chiama " che sono come un invito a nozze! la volta dopo allunghiamo un pochino i tempi e, sempre dando poche info sulla nostra reperibilita', piani piano saremo riuscite ad affermare il nostro spazio e la sua relativa autonomia sempre piu' ampia, con il risultato di avere guadagnato maggiore collaborazione nel menage familiare. Provare per credere!
Ne sono successe di cose in un anno, ma quella piu' bella e' che i cuccioli crescono anche se questo vuol dire che il tempo passa...ma a proposito di tempo, le mamme sanno ancora cosa vuol dire "avere tempo"? io personalmente un po' me lo sono dimenticato...
C'e' sempre qualcosa da fare, qualcuno cui badare (figli,marito,genitori)...e cosi' arrivi la sera con la lingua di fuori e il desiderio di un incontro ravvicinato con il cuscino! Poi pero' mi capita nel week end di sentirmi come vuota e, ripensandoci, di avere la sensazione di fare le cose come un automa, senza metterci piu' l'anima. Credo che non ci sia nulla di male ad ammettere questo. E credo anche che questa condizione dipenda fortemente da una mancanza di occasione di ricarica personale.
Ma allora, che fare? mollare tutto e scappare via? non sopporterei la lontananza! pero' mollare un po', quello si' che si puo' fare! e qui entra in gioco la figura del nostro compagno, il quale, bisogna riconoscerlo, non e' che abbia poi cosi' risentito del cambiamento dei ritmi familiari:se ci pensiamo bene lui i suoi spazi e' riuscito, piu' o meno, a mantenerli. Non c'e' nulla di male se ce ne ritagliamo anche noi.
Le prime volte spariamo per un paio d'ore, senza dare troppe raccomandazioni e guardandoci dal fare affermazioni tipo "Se hai bisogno chiama " che sono come un invito a nozze! la volta dopo allunghiamo un pochino i tempi e, sempre dando poche info sulla nostra reperibilita', piani piano saremo riuscite ad affermare il nostro spazio e la sua relativa autonomia sempre piu' ampia, con il risultato di avere guadagnato maggiore collaborazione nel menage familiare. Provare per credere!
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