Chi sono

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Sono Daniela Spagnolo, Influencer di Gentilezza e Inclusività, Scrittrice di Donne, Blogger, Founder of @kindpowity_bydanielaspagnolo. Nel 2013 pubblico, in self publishing, "Fate Moderne", e nel 2016, sempre nella stessa forma, "La gente perbene e la ragazza del mercato". Nel 2018 esce "Il silenzio del Tempo", edito dalla casa editrice 96-rue-de-la-fontaine. Nel 2021 è la volta di "Dora", un noir dai tratti gotici, pubblicato con la LFA PUBLISHER, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere il primo di una serie tutta ambientata nella medesima cittadina. Nel 2022 arriva "Piccolo Diario di una Cicatrice", ancora edizioni LFA PUBLISHER: un libro interattivo per provare a ripartire dalle proprie cicatrici. Vivo a Grugliasco alle porte di Torino (la mia città natale), e sono naturalmente spinta verso l’impegno sul territorio, che nel 2023 trova realizzazione nella costituzione del PRIMO GRUPPO DI LAVORO sulla DISABILITA’ – GRUGLIASCO, che ho fondato insieme ad una cara amica con la quale condivido esperienze di vita. Scopri di più su quello che faccio: linktr.ee/daniela.spagnolo_scrittrice

martedì 7 marzo 2017

Save the Children

Ci sono giorni in cui mi dedico alla ricerca del bello per la mia casa. Cerco i dettagli che la possano rendere unica e accogliente. Cambio le tende, metto un po' di colore in più, se voglio più allegria, oppure un po' di bianco sparso per evocare eleganza. Sposto i mobili, scelgo luci calde. Insomma, spreco un po' di soldi, ma alla fine ho una casa più bella, dove rientrare la sera e sentirmi felice, perchè ho chiuso fuori la città sporca
Poi però leggo notizie come quella di oggi, che spiega il rapporto di save the Children sulla Siria, che è diventata l'abisso del mondo civilizzato, la vergogna delle terre d'occidente e d'oriente, dell'emisfero australe e di quello boreale. La macchia nera.
Il rapporto dipinge la situazione dei bambini e degli adolescenti nei luoghi di conflitto: in una sola parola si possono definire "perduti".
E allora che me ne faccio delle mie tendine nuove? Anche guardandole, vedo comunque il marcio che dovrebbero nascondere. La classica domanda mi esce da sola: in che mondo viviamo? Mi verrebbe voglia di cambiarlo, ma come faccio io da sola? Come si fa a convivere con queste domande e, peggio, con certe tragedie?
Sarà banale, ma in effetti è vero: un tempo le comunicazioni erano meno efficienti, molto più lente ed anche più blande. L'ignoranza la faceva da padrona, e in quell'ignoranza si stava comodamente seduti sul divano a bearsi della propria serenità incosciente. Meglio prima o adesso? Non so rispondere. 
Non so rispondere nemmeno guardando gli sguardi che ci propongono gli scatti degli inviati di guerra. E' tutto troppo lontano, e poi ci siamo assuefatti alle immagini di morte. Ci siamo così tanto abituati che fanno effetto solo per pochi minuti, poi sparisce tutto.
Trovo che non venga più dato il giusto peso alle cose, quest è un'altra cosa che mi allontana da questo mondo. Finchè non si smetterà di parlare, negli stessi 30 minuti, di morte e devastazione a poche ore di volo da qui e di calcio, sfilate di moda, ultime tendenze e cazzate simili credo che non si riusciranno a trovare le risposte che quegli occhi chiedono. 


http://www.lastampa.it/2017/03/07/esteri/la-generazione-perduta-della-siria-z0NxxDWscZEPRaRS8FbRBN/pagina.html 

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